giovedì, gennaio 25, 2007

Scene dallo studio

Oggi condivido 2 foto che Smiki mi ha scattato mentre stavo curando alcuni dettagli di una Madre di Dio. Il risultato finale potete vederlo qui.






mercoledì, gennaio 24, 2007

Non ci sono piu' le mezze stagioni.

Stavolta e' vero. Fino alla scorsa settimana clima primaverile o da estate Indiana. Mi affaccio dalla finestra questa sera e sta NEVICANDO. Non nevischio... neve vera! L'asfalto e' gia' coperto, le auto hanno gia' 5 cm di neve addosso!

mercoledì, gennaio 17, 2007

Splendida splendente.

Splendido splendente
come sono affascinante,
faccio cerchi con la mente
mi distinguo tra la gente
tutto relativamente
grazie ad un bisturi tagliente.
Invitante, splendente
splendido splendente.

Cantava Donatella Rettore in "Splendido splendente", una canzone che con le sue rime mi si e' cementata nella memoria. Per me, pensare agli anni '80... con i suoi vestiti luccicanti (notatare l'assonanza...), i capelli sparati dei Duran Duran e le serate davanti alla Tv a guardare Drive In... significa ricordare anche questo brano.

Mi e' tornato in mente ieri sera. La macchina e' tornata a casa dopo un bel lifting dal carrozziere e sembra piu' nuova di prima. Apprezzo molti lavori, ma nel campo delle automobili, mi affascina senza dubbio quello del carrozziere: la ricercatezza della perfezione, gli odori di vernice, la finitura scintillante della lucidatura, la maestranza nel ridare forma a pezzi contorti e danneggiati. Mi corrisponde.

lunedì, gennaio 15, 2007

La stanza dei ricordi

Stamattina, prima di svegliarmi, ho avuto un sogno strano e bellissimo. Penso sia importante scriverlo per non lasciarlo completamente dissolvere.
Piu' o meno e' iniziato in modo illogico e bizzarro: ero in spiaggia con Fabio (bif). Mai stato in quella determinata spiaggia, mai vissuto quello che stavo vivendo con lui in quel momento. Poi inizia..
Arrivano dei ragazzi ad intervistarlo, io gli sono accanto mentre risponde a delle domande (forse) sul suo passato. Inizio anche io a regredire. Mi ritrovo nella mia classe di liceo. Sto sistemando una relazione da consegnare (forse di Italiano o Storia... non so) infilandola dentro un raccoglitore trasparente semi-rigido. Ricordo che il tema era collegato alle Icone. In classe c'e' il mio prof di matematica... quello delle medie. Un personaggio che ricordo con affetto. Ad un tratto vedo che si forma una fila alla destra della cattedra e gli altri miei compagni di classe iniziano a fargli vedere il quaderno degli esercizi.

Situazione tipica. Non avevo con me il quaderno, l'avevo scordato. Inizio a pensare: "mapporcadiquellav....". Poi l'illuminazione. Io questo l'ho gia' vissuto, ho gia' finito le medie ed il liceo. Sono anche laureato! Mi giro verso il professore e gli chiedo in che anno siamo. Lui risponde con un calcolo strano per dirmi che giorno della settimana e'. Stranamente il calcolo che fa mi sembra del tipo che puo' essere utilizzato per stabilire che giorno della settimana e' in qualsiasi punto del calendario...avanti od indietro negli anni.

"Si, ma che anno e'?", gli chiedo incalzante. Allora lui cede. Vedo nei suoi occhi che comprende di essere solo un ricordo. La classe si svuota, i compagni escono con lo zaino su di una sola spalla (che fa' molto chic) e ci avviamo verso l'uscita. Mi rivolgo a lui dicendogli che e' un bravo professore, il migliore che io abbia mai avuto... che non lo scordero' mai. Lui mi sorride e mi sembra in pace. Siamo al secondo piano del liceo E.Majorana. Nei corridoi vedo alcuni dei miei compagni di liceo. Alcuni non mi prestano attenzione, uno chiede dove siamo stati e dove abbiamo avuto lezione. Gli rispondo che gli sarebbe bastato chiedere o guardare un po' in giro: Aveva sempre l'aria di saputello ai tempi del liceo.

Invece di uscire, entro in un'altra aula. Capisco che e' davvero la mia vecchia aula di liceo. Ai banchi sono qui e la seduti degli studenti che non conosco. Non sono molto interessato a loro.... guardo i muri dell'aula. L'abbiamo ridipinta noi studenti all'inizio del secondo anno. Poi sento qualcuno parlare... distinguo pronunciare un cognome e capisco che sono i miei vecchi compagni delle elementari. Ora sono tutti li', aula piena, banchi vicini l'uno all'altro, parlano tra di loro. Alcuni mi guardano (quelli con cui ero piu' amico... come Vittorio o Stefano), altri parlottano e si confrontano su chi hanno incontrato o che hanno fatto nella vita. Curioso il fatto che parlino del loro lavoro... non sono veri bambini delle elementari... sembrano essere stati chiamati qui a parlare di se', come in quel momento mi ci sentivo anche io. Una specie di rimpatriata vestiti di noi stessi da bambini. Una sensazione agrodolce. Uno di loro (forse Luca) stava cuocendo dei waffle direttamente in una teglietta di alluminio appoggiata sul banco... sotto nessun fuoco.

Mi guardo intorno, vicino ai muri ci sono scaffali ed espositori pieni di libri, giocattoli, album... Mi avvicino. Vedo alcuni dei miei giocattoli di quando ero piccolo.
La mia casa della Lego, quella di mio fratello, i robot, i transformers. Poi in un altro scaffale vedo pupazzi di peluche. Non li ricordavo, ma sono loro. Proprio quelli di quando ero piccolo. Uno e' un piccolo ippopotamo, altri ora sono confusi. Gia' ora non li ricordo. Ma erano tutti li', in fila, ordinati. Poco piu' in alto ci sono le macchinine, i giochi di societa'.
A sinistra ci sono i libri. Uno di essi e' "Braccobaldo sulla luna"... quante volte l'ho aperto quando avevo forse 4 anni. Ci sono anche gli album di foto, grandi e piccoli. Ne prendo uno piccolo. Dentro foto di un prato fiorito. Steli alti, fiori a grappoli gialli. Belle foto patinate dall'eta'. Nell'angolo di ciascuna foto c'e' una frase, come se avessero abbinato i versi di una poesia. Ne trovo una di mia madre (forse avra' avuto 26 anni) che tiene per le mani un bambino che fa i primi passi incerti. Forse sono io, forse mio fratello. Ho la sensazione di essere io, soprattutto perche' in casa non abbiamo molte foto di me da piccolo. Quelle ordinate li' DEVONO essere le foto che avrebbero dovuto essere scattate. Poso l'album e mi guardo di nuovo intorno pensando che deve DEVE essere da qualche parte un armadio con TUTTI i miei vestiti, da quando sono nato ad ora. E' il mio sogno avere un armadio del genere e reindossare abiti che ho amato portare. Ancora oggi ho difficolta' a buttare i vestiti. Li uso fino a che non si sfondano per attrito ed usura... poi li tengo con me ancora un bel po'.

Mentre cerco con gli occhi l'armadio, si accende il Quad (il nostro computer Mac), e parte il programma di musica, impostato come sveglia. Passeggio nel sogno ancora qualche istante. Poi Smiki si gira nel letto e appoggia la testa sul mio petto. Il sogno torna da dove e' venuto. Apro gli occhi.

Accendo il PC, ed inizio a scrivere questo post. Grazie a Dio l'ho tenuto stretto abbastanza per poterlo ricordare. Ora posso andare a fare colazione.

qualcosa di agrodolce sul fondo della gola...

sabato, gennaio 13, 2007

Osvaldo e le api.

Osvaldo e' la mia pianta di basilico reale. La comprai un mesetto fa a Kaufland (piu' o meno "compralandia" in tedesco.... bwahahaha) e, appena arrivato a casa, mi sono collegato in rete per cercare qualche notizia sul come curarla. Shock appena leggo queste parole: "... il basilico e' una pianta erbacea con ciclo annuale...". Facendo 2 conti con davanti agli occhi il calendario del ciclo vitale del basilico capisco che, praticamente, avevo comprato una pianticella condannata a morire entro 2/3 settimane.

A mali estremi, estremi rimedi. Ho strappato via 4 delle 6 piantine. Le ultime 2 si sono riprese ed ultimamente hanno messo foglie lunghe almeno 4 cm! Ma non doveva morire? Boh...

Ieri mattina, mentre la stavo innaffiando ricomincio a pensare a questo "problema" (mentre l'altra meta' del cervello bisbigliava: "ma non c'hai un cac**io di meglio da pensare? Vai a Lavorare !"), guardo fuori dalla finestra e che vedo? Un'ape bella grassoccia che si posa sul davanzale. Poi un'altra, poi altre in volo... a completare il quadretto vedo il prato piu' verde del solito, puntellato di margherite!

Ma siamo a Gennaio! GENNAIO! Ma che hanno nella testa chi dice che non e' vero che siamo nel bel mezzo di uno stravolgimento del clima? Le pigne? Mi ricordo che a Latina, mentre mia mamma scarrozzava me e mio fratello verso la scuola elementare (a quei tempi era in periferia... ora e' piena citta'), guardando fuori dal finestrino vedevo prati gelati dalla brina, pozzanghere ed alberi spogli... e faceva freddo! Era inverno...
Fino all'anno scorso qui, di questa stagione si avevano tranquillamente -5 gradi... ora sembra primavera.

Nel pomeriggio siamo andati a trovare degli amici (appena trasferitisi qui dall'Australia). Siamo andati a piedi per via della spendida giornata (e anche perche' la macchina torna lunedi'); per strada cosa vedo? un albero peno di boccioli.

Che c'entra tutto questo con Osvaldo? Forse anche lui pensa sia primavera ed e' sopravvissuto, o forse niente... non so. Comunque ora ascoltero' il bisbiglio del mio cervello:

"Ma non c'hai un cac**io di meglio da pensare? Basilico ed api? Vai a Lavorare!"

ok vado vado...

lunedì, gennaio 08, 2007

Botti di capodanno...

Non parlo dei petardi. Mi riferisco, purtroppo ad altri tipi di "botti"... ebbene si, io che non ho mai avuto neanche un problema in circa 8 anni di patente e, contando la moto (avuta a17 anni) un totale di 11 anni per le strade... ho finalmente "perso la mia innocenza", con un piccolo incidente la notte di capodanno. Fortunatamente e' andato tutto molto bene, lasciatemi spiegare:

La sera di Capodanno si e' alzata una NDM... parafrasando... una nebbia della madonna. I piani erano di andare a Zagabria (70Km di autostrada da qui) per passare l'evento assieme alla comunita' di Taize' raccoltasi, quest'anno, nell'expo' della capitale. Vedendo la nebbia ho iniziato a mettere in dubbio la serata, ma poi pensando che avremmo potuto tornare indietro in qualsiasi momento e che in 5 in macchina avremmo retto bene la stanchezza, siamo comunque andati.

Cacchio.

All'andata quasi 2 ore faticose di viaggio (in alcuni punti la visibilita' non superava i 5/10 metri). Capodanno molto bello ed a mezzanotte e mezza di nuovo in viaggio per tornare a casa. Di nuovo NDM. Mi sono stancato davvero e negli ultimi 10 min di autostrada, che sembrava ormai sgombera dalla nebbia (aveva piovuto... l'asfalto era bagnato), mi sono tranqullizzato. Dormivano tutti in macchina

e zacchete, ultimo banco di NDM. I riflessi erano appannati ed ho strisciato sul Guard-Rail. Non ho messo piede al freno, non ho sterzato... Grazie a Dio. Con l'asfalto bagnato avrei combinato una catastrofe. Se penso che Smiki dormiva nel posto centrale posteriore... mi vengono i brividi.
Semplicemente ho continuato ad andare e l'adrenalina mi ha tenuto sveglio come un grillo.

Ora la macchina e' a riparare, fortunatamente non servira' cambiare nessun pezzo di carrozzeria sebbene 4 sezioni siano strisciate. Ironia del fatto... la freccia laterale penzola completamente intatta...ma come cavolo e' possibile? Comunque meglio 500 euro spesi per un carrozzioere ed una bella serata a Zagabria, piuttosto che altrettanti euro per una sedia a rotelle od una bara.

Grazie a Dio
Grazie davvero.


Comunque buon anno a tutti


P.S. Nel frattempo il nostro matrimonio compie 2 anni... ole'...ed io ieri ne ho compiuti 28.. ole' ole'.


alla prossima.