sabato, maggio 27, 2006

Neuroni in movimento

Ogni singolo giorno che trascorro su questa terra ringrazio la mia cocciutagine nell'aver voluto frequentare un Liceo Scientifico invece del Liceo Artistico... ai tempi in cui ponderavo tale scelta avevo sotto gli occhi solo studentelli dell'artistico incapaci di mettere insieme due parole; non ero ancora sicuro di quale strada prendere (e chi lo e' a 13/14 anni?) e preferii affrontare un percorso di studi a ventaglio piu' largo offerto dalle classi sperimentali del Liceo Majorana di Latina.
Devo dire che ancora oggi mi capita di sognare di essere in classe con il "magone" per il non aver fatto i compiti... episodio molto frequente nella mia carriera scolastica.

Fortunatamente ho incontrato professori in gamba... ricordo particolarmente quello di Matematica e Fisica... era in grado di comprendere quanto uno studente poteva realmente dare. Alcuni miei compagni vennero da lui spremuti senza pieta' (uno di loro ora e' laureato a tempo di record in ingegneria aereospaziale e lavora nei laboratori di Maranello)... con me ha capito bene quanto potevo effettivamente approfondire la mia conoscenza della matematica e della fisica... ed ha gettato la spugna.
Mi chiese cosa avrei voluto fare dopo il Liceo: da quel momento non fui piu' interrogato (o quasi) e "magicamente" non ebbi mai problemi ad ottenere la sufficenza nelle sue materie. Semplicemente non sono fatto per gli studi scientifici.

Ma non si smette mai di imparare. Quando si dice che "la cultura non ha prezzo", non si tratta di una "frase fatta". Alla fine lo Scientifico mi ha lasciato molto sul come affrontare lo studio di una materia ed agli esami teorici dell'accademia mi sono sempre distinto. In un'occasione l'assistente del mio docente di Storia dell'Arte prese una mia relazione e di fronte ad un'aula di 400 e passa studenti la mando' a fotocopiare commentando che da quel momento in poi "chiunque volesse sapere come si scrive una relazione DOVEVA leggere quella di Leone".

Inutile dire che nella mia testa solo per un picosecondo si e' acceso il campanello della "vergogna"... e' stato poi spazzato via dall'autocompiacimento... mi sono davvero GODUTO quel giorno in accademia. Se mi becchero' qualche anno di Purgatorio per quei momenti di puro orgoglio, beh... non ho nulla di cui pentirmi... sarebbero ben spesi!

Mi rendo conto che provo davvero piacere nell'imparare nuove cose... mi da' la sensazione che il mio cervello non stia andando in muffa e che, sebbene abbia completamente (o quasi) dimenticato equazioni e formule di meccanica, i miei neuroni funzionano bene.
Attualmente mi sto spaccando su di un'iscrizione in greco da apporre sulla tavola per Latina. Mai studiato il greco... ma sono davvero contento di affrontarlo. Per ora lavoro al design dei caratteri e cerco di capire in quale alfabeto scrivere. Fortunatamente tra le persone che frequentano il forum di Italiamac ho trovato una persona con cui ho molte affinita' e con cui discuto con piacere. Caso vuole che un suo conoscente sia d'origine greca: gli ho gia' inviato una bozza dell'iscrizione e aspetto con ansia il suo parere.
Grazie "V".

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